IL COMPLOTTO DEL CORONAVIRUS: TRA IMMAGINAZIONE E REALTA’

Ogni uomo avrà desiderato, almeno una volta nella propria vita, di poter prediligere il futuro.

Sarebbe sicuramente bellissimo ma è una cosa che non può accadere scientificamente… eppure ogni volta che si manifesta nel mondo qualche evento di straordinario sconvolgimento collettivo si tenta sempre di trovare un presagio in qualcosa del passato.

Perché? Ci potrebbero essere infinite ragioni, ognuna legata a una diversa “profezia”: c’è chi ci crede per fede, chi per la paura del futuro o chi semplicemente trova divertimento a creare panico in situazioni già tragiche di per sé, accrescendo così, contemporaneamente, la propria fama.

Il 2020 sembra proprio un anno sfortunato e, restando in tema, pare avverarsi il detto “anno bisesto, anno funesto” in quattro mesi ci sono stati molti avvenimenti catastrofici mondiali e il più importante di tutti è, sicuramente, il Coronavirus.

Ma siamo sicuri che nessuno conosceva già Coronavirus? Sin dai primi casi di contagio sono venute fuori molte notizie che affermavano che di questo “nuovo virus” in realtà se ne era già parlato in servizi giornalistici, libri e addirittura in un episodio dei Simpson.

La mente umana è portata da sempre ad attribuire delle cause agli avvenimenti. Da ciò nasce anche un ramo della analisi degli eventi ovvero il “complottismo”. Il complottismo è una teoria che assegnerebbe la causa di uno o più eventi ad un complotto.Non è un segreto che anche in un periodo particolare come questo siano sorte delle teorie complottistiche molto interessanti. Ovviamente le teorie del complotto affondano le lorio materie in qualsiasi ambito,anche quello religioso. Noi ne analizzeremo qualcuna  che al di là della razionalità, magari potrebbero avere un fondo di verità.

Da varie settimane sui vari social network “gira” questo strano episodio dei Simpsons, di cosa si tratta? Durante il ventunesimo episodio della quarta stagione dei Simpsons dal titolo “Marge in catene”, mandata in onda nel 1993, vengono presentate alcune analogie incredibili che riguardano la pandemia che stiamo vivendo. Già diverse volte i produttori e gli sceneggiatori hanno “predetto” alcuni avvenimenti tra cui l‘elezione del presidente Donald Trump, l’invenzione di orologi intelligenti e risultati della Coppa del mondo di calcio.



La puntata in questione racconta l’arrivo di un pacco postale spedito da una fabbrica dell’estremo oriente, contenente uno spremiagrumi che è stato precedentemente ordinato al telefono da Homer. Prima di essere confezionato, però, un dipendente della fabbrica starnutisce nel pacco, e di conseguenza il virus chiamato “Osaka” si propaga negli Stati Uniti. (clicca qui per vedere l’episodio).

Il 16 novembre 2015 su Rai 3, in una puntata di Tg Leonardo si parla di un nuovo virus sperimentale. Un virus ibrido creato dalle molecole della molecola Coronavirus di pipistrello iniettate su un virus Sars (polmonite acuta),ricavata da topi,generando così in super virus che potrebbe colpire l’uomo.

I dibattiti su questo virus nascono insieme alla nascita dello stesso esperimento ed aumentano nel momento in cui si scopre che questo potrebbe passare all’uomo senza dover per forza precedentemente compiere una modifica di genetica tramite il topo. Nascono, di conseguenza, infinite domande come “vale la pena rischiare solo per uno studio scientifico?”. La scienza,però, deve andare avanti, non può fermarsi, c’è sempre bisogno dell’evoluzione soprattutto in una società che trascorre freneticamente il suo procedere

Dopo un po di tempo dallo scoppio del CoVid-19 inevitabilmente viene alla mente questo servizio del telegiornale e, dappertutto,inizia a girarne il video. Anche alcuni politici (tra cui Matteo Salvini) se ne fanno divulgatori.

Si pensa subito a una profezia o ancor di più a una tesi complottistica. Tutto ciò viene però subito smentito da tutta la comunità scientifica che ha ribadito, in maniera compatta, che la pandemia contro cui stiamo combattendo in questi giorni trae origine da un virus naturale.

Di conseguenza possiamo affermare che non c’è nulla dietro all’esperimento del 2015, nessuna profezia e nessun complotto ma forse,semplicemente, una cosa che potrebbe spaventare ancora di più proprio perché sembra così innocua … la cattiva informazione!

“Una madre cerca di scoprire come è morto suo figlio. Durante le indagini scopre che il decesso sarebbe legato ad un virus chiamato WUHAN-400. Si tratta di un’arma batteriologica messa a punto nei laboratori di Wuhan, in Cina” .Questa è la trama del libro “The Eyes of Darkness” ( Gli Occhi Dell’Oscurità) scritto da Dean Koontz è un prolifico romanziere statunitense scritto nel 1981 che non ha mai avuto una traduzione italiana fin quando in Cina il Coronavirus non ha iniziato a fare le sue prime vittime e un utente Twitter ha pubblicato un  brano del romanzo in questione.

Ci si domanda allora, è profezia? Lo scrittore aveva predetto 40 anni prima la pandemia?

Si possono notare moltissime somiglianze tra romanzo e realtà con quello che sta accadendo tutt’oggi però bisogna precisare che originariamente il virus si chiama GORKI-400 e il libro era ambientato in Russia per poi, per vicende politiche, sostituirla con la Cina.

Di questo libro vi è anche, tra le tante traduzioni, l’edizione italiana con il titolo di “Abisso” messo in commercio da Fannucci Editore dal 13 marzo pubblicizzandolo come “il romanzo della profezia del Coronavirus”, sfruttando la pscicosi e le fake news della popolazione perchè in realtà non c’entra proprio nulla.

Le differenze con il Coronavirus partito da Whuan sono evidenti.

Nell’edizione originaria del 1981 il nome originario GORKI-400 serviva per inserirsi nel clima culturale della guerra fredda, Whuan viene inserito successivamente nel 2008.In quest’ultima edizione, la storia narra di uno scienziato Li Chen il quale fuggì dagli Stati Uniti portando con se una copia del dischetto dell’arma biologica cinese più pericolosa del decennio mentre il Coronavirus non è un’arma creata dall’uomo non vi sono alcune prove che sostengono questa tesi ma solo teorie complottistiche.La differenza inoltre vi è anche nella diffusione tra la versione romanzesca, ove il virus ha un tasso di mortalità del 100% dopo un’incubazione di 4 ore, e il Coronavirus con un tasso di decessi del 2% e un periodo di incubazione di 14 giorni prendendo in esame i soli casi cinesi.

Come accennato precedentemente la cospirazione  attraversa anche le vie religiose.

Una di questa riguarda i “Tre misteri di Fatima” che sarebbero stati annunciati dalla stessa durante la sua apparizione ai tre pastorelli avvenuta nel 1917.

Nei primi due misteri la madonna si sarebbe riferita alle due guerre mondiali, il flagello del comunismo e poi del post-comunismo culturale e morale. Nel terzo mistero i tre pastorelli avrebbero parlato di un terzo angelo, che aveva tra le mani una “spada di fuoco che scintillava”.Proprio quest’angelo ripetè :“Penitenza! Penitenza!Penitenza!”.Nella premonizione si parlava di un vescovo vestito di bianco,   (collegato subito al Santo Padre),che con passo vacillante e tremulo camminava tra città ridotte in rovine, piene di gente morta che venivano benedette appunto da quest’uomo vestito di bianco che pregava in pena per le anime dei cadaveri.Infine si parlava di una salita molto ripida di una montagna su cui tutta la gente sopravvissuta,inclusi vescovi e sacerdoti, si incamminava, ma anche la loro vita sarebbe giunta al termine. Questo scenario apocalittico,come si può ben immaginare, coincide abbastanza con ciò che sta avvenendo oggi.La spada di fuoco non sarebbe altro che la pandemia che sta flagellando l’intero mondo. L’uomo vestito di bianco che barcollava e pregava per le anime dei cadaveri , potrebbe che riportare alla santa messa di preghiera celebrata in solitudine da Papa Francesco.Alla fine della messa saltò agli occhi degli spettatori l’aspetto debole cosi come il passo tremolante del papa. Da analizzare rimane soltanto la salita ripida della montagna che, letta metaforicamente,  riporterebbe a tutti i peccati commessi dall’uomo,alla perdita di fede, al legame ai beni materiali. Ricordiamo che l’apparizione di Fatima avvenne perchè lei potesse avvisare gli uomini sulla loro condotta.

Cosi resta da farsi una sola domanda: è cosi questo il terzo mistero di Fatima? Sarebbe stato dunque svelato, o ci aspetta dell’altro?

Un’altra teoria complottista non poteva che riguardare il farmacista e scrittore francese Michele De Nostredame, meglio conosciuto  come Nostradamus.

Ma un motivo preciso c’è, nel 1555 lo scrittore pubblicò un volume “Les Propheties”, opera che attirò subito l’attenzione ovviamente per l’accattivante titolo. Il volume presenterebbe sotto forma di poesie o quartine delle profezia riguardo al futuro. Ovviamente ancora oggi il libro viene analizzato dai più grandi esponenti del complottismo. In realtà sarebbe saltata all’occhio del numerologo e scrittore Reucio Boscolo , la sestina 11-30 dell’opera. La sestina parlerebbe di un medico e di un grande male che poterebbe “infermità da costa a costa”. La figura del medico non può che rimandare a Li Weanliang, medico scopritore del virus, che ha perso anche la vita per quest’ultimo.

E al punto in cui si parla dell’infermità da costa a costa non si può non pensare a ciò che stiamo vivendo ora, in questo preciso momento la pandemia sta flagellando l’intero mondo, dalla Cina ha attraversato le coste colpendo tra i primi paesi l’ Italia. Il medico aveva annunciato la reale esistenza e pericolosità del virus via tweet. Non è quindi un caso che le prime teorie complottiste siano nate sul medesimo social.

Che il Coronavirus sia frutto di un complotto o che sia stato davvero predetto in passato non lo sapremo mai con sicurezza, però da questa breve analisi possiamo renderci conto che la maggior parte delle cose che circolano sul Web sono infondate e quello che bisogna fare prima di cedere ad allarmismi è informarsi da fonti attendibili, perché se l’informazione non è giusta  tutti possono commettere errori …








e per rimanere in tema anche i Maya si sono sbagliati a prediligere il futuro, la fine del mondo non era nel 2012 ma nel 2020…

Se ci credete!

Articolo a cura di:

Gianluigi Buonocore

Alba Vacca de Dominicis

Claudia Tremigliozzi

Elena Calvanese

Federica Vassallo

Felice Santulli

Francesca Rocco

Lucia Romaniello

Luigi Agnes

Mariapia D’Ambrosio

Martina Caiazzo

Melania Ragone

Nunzia Sforzo

Serena Minelli

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